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Associazione Progetto Islander Onlus di Nicole Berlusconi

Avvalendosi di un’equipe di professionisti del settore, nel 2012 Nicole Berlusconi ha fondato l’Associazione Progetto Islander Onlus con l’intento di promuovere una serie di iniziative volte alla difesa del cavallo e alla sensibilizzazione verso la violenza nei confronti degli equidi, l’abbandono, la denutrizione e la mancanza di rispetto verso i principi etici del loro benessere.  Progetto Islander Onlus collabora con le Autorità (Polizia, Carabinieri, Asl, Finanza, Guardie Ecozoofile) nei casi di sequestri per reati di maltrattamento con la nomina di Custode Giudiziario.  L’Associazione, riconosciuta dal Ministero della Salute, si occupa della riabilitazione psico-fisica di animali provenienti da sequestri per reati di maltrattamento avvalendosi del lavoro di veterinari, alimentaristi, etologi e altre professionalità del settore. Il centro di recupero di Progetto Islander ha sede presso La Mia Terra (Angera, VA). Con il passare degli anni l’attività di Progetto Islander è cresciuta in maniera esponenziale e ha ottenuto il riconoscimento e l’apprezzamento da parte delle Istituzioni del settore e della società, che oggi è sempre più consapevole e sensibile nei confronti del benessere degli animali, diventati a tutti gli effetti membri delle nostre famiglie.  

Il Progetto Ri.Abilitiamoci

All’interno di Progetto Islander ha preso vita e si è strutturato il progetto Ri.Abilitiamoci, finalizzato a unire percorsi difficili e complessi sia delle persone fragili e malate, sia dei cavalli in una prospettiva di comprensione e aiuto reciproci. La profonda sofferenza che nasce dall’impossibilità, sia delle persone fragili sia dei cavalli, di verbalizzare e sottrarsi a paure, disagi e difficoltà nel comprendere e accettare lunghi percorsi di cura e riabilitazione, può diventare punto di forza per creare un legame di autentica amicizia e aiuto. La sofferenza e la paura difficilmente riescono a essere raccontate e verbalizzate ma il contatto fisico con il cavallo, con la sua storia, che talvolta è raccontata da cicatrici visibili, è naturale, istintiva basata sulla ‘silenziosa comprensione’. Anche le fragilità causate da maltrattamenti e violenza, attraverso il potere terapeutico e l’empatia di cavalli, asinelli, pony e cani, animano una rinascita; in particolare il percorso ‘Rifacciamoci le trecce’ è dedicato a tematiche purtroppo così attuali. Ri.Abilitiamoci, alla guida della dott.ssa Antonella Artuso, si fonda su evidenze scientifiche; tutti gli Operatori sono abilitati, con differenti professionalità, secondo le linee Guida del Ministero della Salute nell’ambito degli Interventi Assistiti con Animali. Ri.Abilitiamoci porta all’interno delle Strutture Ospedaliere, come il reparto pediatrico dell’Istituto Gianna Gaslini di Genova, cavalli, asinelli e pony  salvati dall’Associazione Progetto Islander, speciali nella loro storia, empatici, simpatici, che vengono accuditi, coccolati, curati, ascoltati e compresi da tutti i bambini, dagli Operatori sanitari, dalle famiglie.  

Gli sport equestri

I cavalli sono i principali protagonisti del mondo dell’equitazione, di questo sport che è una vera scuola di vita, i cui i principi fondamentali dovrebbero basarsi sul rispetto, la fiducia, la comprensione, la corretta comunicazione e la pazienza, pazienza nel rispettare i tempi dei cavalli, che non sono uguali ai nostri, ma sono i tempi della natura. Gli sport equestri oggi più che mai sono nel mirino dell’opinione pubblica. Dare la priorità al benessere dei cavalli e garantire loro una buona vita accanto all’uomo è indispensabile se vogliamo che gli sport equestri abbiano un futuro. La legge italiana oggi riconosce il cavallo come un atleta a tutti gli effetti, al pari delle donne e degli uomini ed è l’Italia il primo paese al mondo a riconoscerlo. Speriamo che l’entrata in vigore di questa legge non sia un punto di arrivo ma un punto di partenza verso un reale cambiamento. Innanzitutto, credo che ci sia la necessità di un cambiamento culturale, Il primo passo da compiere è quello di evolversi verso la diffusione di una nuova mentalità e all’applicazione concreta di una gestione etologica dei cavalli. E’ nostro dovere prevenire certi comportamenti, e credo che lo strumento più potente che abbiamo siano l’istruzione, l’educazione, la formazione, perché queste portano alla conoscenza, e spesso, molti maltrattamenti sugli animali sono provocati dall’ignoranza. Dobbiamo consegnare, alle nuove generazioni, ai nostri figli, gli strumenti per poter fare del bene. E’ nostro dovere educare i giovani ai valori del rispetto e dell’amore per ogni essere vivente. E chi impara a rispettare un fiore, una pianta, un animale sarà capace così di rispettare una donna, un bambino, un anziano, di rispettare quindi la vita di ogni creatura dell’universo.

Gli animali sono autentici nella loro forza, veri e generosi, portatori di amore, serenità e speranza.

Prestami le tue zampe e i tuoi grandi occhi… a me che non posso camminare e vedere… io ti regalerò carezze e cure affettuose, insieme, a cavallo, di una nuova occasione di vita”.

Nicole Berlusconi

 

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Associazione Progetto Islander Onlus di Nicole Berlusconi

Avvalendosi di un’equipe di professionisti del settore, nel 2012 Nicole Berlusconi ha fondato l’Associazione Progetto Islander Onlus con l’intento di promuovere una serie di iniziative volte alla difesa del cavallo e alla sensibilizzazione verso la violenza nei confronti degli equidi, l’abbandono, la denutrizione e la mancanza di rispetto verso i principi etici del loro benessere.  Progetto Islander Onlus collabora con le Autorità (Polizia, Carabinieri, Asl, Finanza, Guardie Ecozoofile) nei casi di sequestri per reati di maltrattamento con la nomina di Custode Giudiziario.  L’Associazione, riconosciuta dal Ministero della Salute, si occupa della riabilitazione psico-fisica di animali provenienti da sequestri per reati di maltrattamento avvalendosi del lavoro di veterinari, alimentaristi, etologi e altre professionalità del settore. Il centro di recupero di Progetto Islander ha sede presso La Mia Terra (Angera, VA). Con il passare degli anni l’attività di Progetto Islander è cresciuta in maniera esponenziale e ha ottenuto il riconoscimento e l’apprezzamento da parte delle Istituzioni del settore e della società, che oggi è sempre più consapevole e sensibile nei confronti del benessere degli animali, diventati a tutti gli effetti membri delle nostre famiglie.  

Il Progetto Ri.Abilitiamoci

All’interno di Progetto Islander ha preso vita e si è strutturato il progetto Ri.Abilitiamoci, finalizzato a unire percorsi difficili e complessi sia delle persone fragili e malate, sia dei cavalli in una prospettiva di comprensione e aiuto reciproci. La profonda sofferenza che nasce dall’impossibilità, sia delle persone fragili sia dei cavalli, di verbalizzare e sottrarsi a paure, disagi e difficoltà nel comprendere e accettare lunghi percorsi di cura e riabilitazione, può diventare punto di forza per creare un legame di autentica amicizia e aiuto. La sofferenza e la paura difficilmente riescono a essere raccontate e verbalizzate ma il contatto fisico con il cavallo, con la sua storia, che talvolta è raccontata da cicatrici visibili, è naturale, istintiva basata sulla ‘silenziosa comprensione’. Anche le fragilità causate da maltrattamenti e violenza, attraverso il potere terapeutico e l’empatia di cavalli, asinelli, pony e cani, animano una rinascita; in particolare il percorso ‘Rifacciamoci le trecce’ è dedicato a tematiche purtroppo così attuali. Ri.Abilitiamoci, alla guida della dott.ssa Antonella Artuso, si fonda su evidenze scientifiche; tutti gli Operatori sono abilitati, con differenti professionalità, secondo le linee Guida del Ministero della Salute nell’ambito degli Interventi Assistiti con Animali. Ri.Abilitiamoci porta all’interno delle Strutture Ospedaliere, come il reparto pediatrico dell’Istituto Gianna Gaslini di Genova, cavalli, asinelli e pony  salvati dall’Associazione Progetto Islander, speciali nella loro storia, empatici, simpatici, che vengono accuditi, coccolati, curati, ascoltati e compresi da tutti i bambini, dagli Operatori sanitari, dalle famiglie.  

Gli sport equestri

I cavalli sono i principali protagonisti del mondo dell’equitazione, di questo sport che è una vera scuola di vita, i cui i principi fondamentali dovrebbero basarsi sul rispetto, la fiducia, la comprensione, la corretta comunicazione e la pazienza, pazienza nel rispettare i tempi dei cavalli, che non sono uguali ai nostri, ma sono i tempi della natura. Gli sport equestri oggi più che mai sono nel mirino dell’opinione pubblica. Dare la priorità al benessere dei cavalli e garantire loro una buona vita accanto all’uomo è indispensabile se vogliamo che gli sport equestri abbiano un futuro. La legge italiana oggi riconosce il cavallo come un atleta a tutti gli effetti, al pari delle donne e degli uomini ed è l’Italia il primo paese al mondo a riconoscerlo. Speriamo che l’entrata in vigore di questa legge non sia un punto di arrivo ma un punto di partenza verso un reale cambiamento. Innanzitutto, credo che ci sia la necessità di un cambiamento culturale, Il primo passo da compiere è quello di evolversi verso la diffusione di una nuova mentalità e all’applicazione concreta di una gestione etologica dei cavalli. E’ nostro dovere prevenire certi comportamenti, e credo che lo strumento più potente che abbiamo siano l’istruzione, l’educazione, la formazione, perché queste portano alla conoscenza, e spesso, molti maltrattamenti sugli animali sono provocati dall’ignoranza. Dobbiamo consegnare, alle nuove generazioni, ai nostri figli, gli strumenti per poter fare del bene. E’ nostro dovere educare i giovani ai valori del rispetto e dell’amore per ogni essere vivente. E chi impara a rispettare un fiore, una pianta, un animale sarà capace così di rispettare una donna, un bambino, un anziano, di rispettare quindi la vita di ogni creatura dell’universo.

Gli animali sono autentici nella loro forza, veri e generosi, portatori di amore, serenità e speranza.

Prestami le tue zampe e i tuoi grandi occhi… a me che non posso camminare e vedere… io ti regalerò carezze e cure affettuose, insieme, a cavallo, di una nuova occasione di vita”.

Nicole Berlusconi